30.8.10

Pulviscolo

Roberto Paci Dalò
Pulviscolo
Mi.S.Fu/14c0 + Ka.Lu

Una installazione suono site-specific creata per il Duomo di Avellino. Una chiesa costruita su sedimentazioni e sovrapposizioni che già nella sua prima realizzazione (nel secolo XII) fece uso di materiale romano riutilizzato. Un corto-circùito percettivo dove le usuali nostre pratiche del remix sonoro si relazionano in maniera che potrebbe sembrare persino inusuale con la consuetudine del remix architettonico costantemente praticato in ogni luogo e epoca.

A questo si aggiunge una riflessione sul Barocco, una delle tante stratificazioni di questa straordinaria cattedrale. Un Barocco che vede nell’edificio chiesa il luogo principe della sua azione scenica con il pulpito quale centro nevralgico dell’azione drammatica. Voci cantanti, sottili suoni parcellizzati, strumenti quali il clavicembalo e la viola da gamba. Piccole percezioni attraverso «tante trasparenze» (come direbbe il predicatore gesuita settecentesco Giacomo Lubrano). Un campo elettrico che ospita materiali disintegrati come cenere sparsa al vento a creare tangibili e invisibili architetture. Polvere di suono. Pulviscolo.

Roberto Paci Dalò

Texturizzare il macro di un micro, rappresentare in micro il macro… Attraverso la protesi mnemonica dellʼuomo che è protesi mnemonica della terra, attraverso il software dentro lʼhardware e lʼhardware che emana software, piegando i pixel e le stringhe di codice per essere padroni di forme che nessuno ha mai visto ma che tutti, se si fermano, potrebbero immaginare.

Mi.S.fu/14c0 + Ka:Lu

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