15.9.09

Vulkan al Museo Nitsch di Napoli


European Researchers' Night 2009

Il 25 settembre 2009 la Commissione Europea ripropone l’evento Notte dei Ricercatori, promosso contemporaneamente in tutta Europa per avvicinare il grande pubblico al mondo della ricerca, in un contesto informale e all’insegna del divertimento. I ricercatori sono persone normali che fanno cose eccezionali… Partecipa anche tu alla loro festa!
Lo scopo principale è di avvicinare i cittadini al mondo della ricerca scientifica, per rilanciarne il fondamentale ruolo nella società; una grande opportunità per mettere in relazione gli scienziati e i ricercatori con i cittadini e il mondo delle istituzioni, attraverso una serie di eventi a carattere prevalentemente scientifico ma anche con attività ludiche.
L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, su proposta dell’UNESCO, ha proclamato il 2009 Anno Internazionale dell’Astronomia ed in questo ambito si colloca la manifestazione napoletana, anche in relazione al IV centenario del primo utilizzo del cannocchiale nell’osservazione del cielo, grazie a Galileo Galilei. A Napoli, l’evento avrà luogo venerdì 25 settembre dalle 16 alle 24, al Museo Nitsch (Vico Lungo Pontecorvo); il lavoro artistico di Hermann Nitsch è, da sempre, improntato alla ricerca di un sentire, di un pensare, di un riflettere sull’arte che è, contemporaneamente, anche un riflettere su noi, come esseri umani, sul nostro fondamento culturale (inteso nell’accezione più archetipica del termine), sulla nostra identità più profonda e, in buona parte, rimossa. “…ciò che possiamo constatare è un eterno fluire, una catena di un eterno trasformarsi. siamo al cospetto di un’infinità. fluire e un continuo muoversi e cambiare è intorno a noi e dentro di noi. è solo questione di atteggiamento, una questione di consapevolezza, una questione di fede, se ci si sente finiti e ci si rassegna al fatto che ci sia l’inizio e la fine o se ci si identifica con l’incessante, con ciò che è senza inizio e origine, con il movimento, con il fluire. si conoscono molte vie che conducono dalla concezione temporale del mondo ad un’infinitezza, al comprendere l’infinitezza e l’eternità”. (Hermann Nitsch)
Organizzato dalla Dicocom, in partnership con INAF Osservatorio Astronomico di Capodimonte, INGV Osservatorio Vesuviano, CIRA Centro Italiano di Ricerca Aerospaziale, Fondazione Morra, PST Parco Scientifico Tecnologico, MIUR Ufficio Scolastico Regionale, ideato e coordinato da Paolo Cutolo.
I programmi prevedono laboratori aperti con percorsi scientifici guidati, dibattiti, tavole rotonde, osservazioni stellari, eventi musicali, esperimenti ai quali poter prendere parte. Il Museo diventerà, così, il punto di incontro fra la ricerca, l’arte e la gente, dove si avrà la possibilità di sottolineare anche come i risultati della ricerca, applicati al quotidiano, permettono di progredire e migliorare la qualità della vita, e, in alcuni casi, di far trasformare le persone comuni in “scienziati per una notte”. In particolare: Cosa osservare: i vulcani e le loro manifestazioni; Come osservare: gli strumenti utilizzati per studiare e sorvegliare i vulcani; Cosa otteniamo dall’osservazione: i risultati delle ricerche effettuate; Proiezione di filmati, anche 3D, illustrazione di dvd didattici; Visione di segnali sismici in tempo reale relativi alle aree vulcaniche campane e Stromboli; Ideazione e realizzazione di attività ludiche inerenti al tema (simulazione di terremoto); Osservazione della Luna e delle Stelle con telescopi; Osservazione della volta celeste: planetario; L’Ottica per comprendere e prevenire; La Musica; Concorso per la creazione del Poster Europeo 2010. Chiude la giornata Vulkan performance audio di Roberto Paci Dalò.

Nishmat Hashmal

hasidic celebration

con with
Giacomo De Luca, Ambra Galassi, Roberto Paci Dalò

sabato 19 settembre 2009, ore 23:00
Velvet
via S. Aquilina 21, 47900 Rimini



idea, musica, immagini, clarinetti | concept, music, images, clarinets Roberto Paci Dalò
live electronics Roberto Paci Dalò
live video mixing, immagini images Giacomo De Luca, Ambra Galassi
luce, spazio scenico lighiting design, space Giardini Pensili
cura organization Ambra Galassi
produzione production Giardini Pensili, Velvet Factory
con il sostegno di with the support of Regione Emilia Romagna, Accordo di Programma Quadro - GECO - Ministero della Gioventù

Nishmat Hashmal è una performance live in tutte le sue componenti: suono, video, luce.
Tutto ciò che avviene all’interno della performance è creato in tempo reale attraverso tecnologie digitali e analogiche. L’immagine video che fa da scena alla performance utilizza materiali originali mixati in tempo reale sulla base del suono. I materiali visivi principali sono costituiti dalle 22 lettere dell'alfabeto ebraico che con la loro forma richiamano stanze e architetture.

Nishmat Hashmal una celebrazione della ricchezza della club culture in relazione con il mondo mistico ebraico. Un viaggio attraverso elettronica innovativa, dubstep, noise, klezmer. Nella performance sono utilizzati materiali basati su melodie appartenenti alla tradizione del hasidismo. Caratteristica della musica hasidica è la teoria e la pratica dell’estasi che in Nishmat Hashmal si coniuga a suoni urbani.
La musica chassidica proviene dal cuore degli ebrei che ardentemente desiderano fare esperienza del divino. La musica fu una delle primarie espressioni spirituali del movimento hasidico, nato nell’Europa centro-orientale nella seconda metà del 18° secolo in parte come reazione a certe forme di intellettualismo ebraico. Fin dall’inizio il movimento mise enfasi particolare sulla canzone e la musica come modalità primarie della preghiera.

Nishmat Hashmal è un evento che attraverso il tessuto e la composizione acustica e visiva, esplora il ritmo come territorio del rituale e riflette su una pratica della trance e della preghiera attraverso il suono, l’immagine, la compartecipazione del pubblico.

28.4.09

PASSIO



9 maggio 2009, ore 21

Auditorium Paccagnini
Castano Primo (Milano)

con Arnoldo Foà

musica Roberto Paci Dalò / Giardini Pensili
drammaturgia Luigi Di Corato e Roberto Paci Dalò
immagini Gaetano Previati
live video mixing Davide Montecchi
mixer luci Ambra Galassi
in collaborazione con Festival Crucifixus, Giardini Pensili

Celebrazioni Traslazione
Santo Crocifisso 2009




Arnoldo Foà (Ferrara, 24 gennaio 1916) è un attore e regista italiano. Nato da Dirce e Valentino, completa le scuole superiori a Firenze, dove si era trasferito con la famiglia, e studia alla scuola di recitazione del Rasi. Abbandona gli studi in Economia e Commercio, e a vent'anni e si trasferisce a Roma, dove frequenta il Centro Sperimentale di Cinematografia.
Arnoldo Foà è costretto a lasciare i corsi presso il Centro Sperimentale di Cinematografia a seguito della promulgazione delle leggi razziali fasciste (la sua famiglia è di origini ebraiche). La situazione è molto difficile. Foà non può lavorare, deve usare nomi falsi (tra cui "Puccio Gamma") e ricopre saltuariamente il ruolo del sostituto di attori malati (in gergo, il "pompiere"), riuscendo a lavorare nelle compagnie più prestigiose: Cervi-Pagnani-Morelli-Stoppa, Ninchi-Barnabò, Adani-Cimara, Maltagliati-Cimara.
Verso la fine della guerra si rifugia a Napoli, dove diviene capo-annunciatore e scrittore della Radio Alleata PWB: spetta a lui la comunicazione dell'armistizio con gli Alleati, l'8 settembre 1943. Alla fine della guerra, torna al teatro e si unisce a molte e importanti compagnie: Ferrati-Cortese-Scelzo, Ferrati-Cortese-Cimara, Stoppa-Morelli-Cervi (dove collabora con Visconti) e la Compagnia del Teatro Nazionale (lavorando per Guido Salvini).
Intensa e prestigiosa la sua carriera in teatro: autori classici e contemporanei, registi del calibro di Luchino Visconti, Aldo Sarullo e Giorgio Strehler. Le sue interpretazioni sono memorabili, incisive, esito di un attento studio e di passione e misura drammatica elette. Da regista mette in scena spettacoli di prosa (tra i tanti La pace di Aristofane e Diana e la Tuda di Luigi Pirandello) e di lirica (Otello di Giuseppe Verdi, Histoire du soldat di Igor Stravinskij, e Il pipistrello di Strauß), e molte sue commedie, riscuotendo sempre enormi successi.
Nel 1957 l'esordio come autore teatrale ("Signori buonasera"). Seguiranno, tra le altre, "La corda a tre capi", "Il testimone", e più recentemente "Amphitryon Toutjours" (Festival di Spoleto 2000), e "Oggi".
Attività cinematografica e televisiva
La sua filmografia presenta oltre 100 pellicole: tra i registi con cui lavora Alessandro Blasetti ("Altri tempi"), Orson Welles ("Il processo"), Vittorio Cottafavi ("I cento cavalieri"), Jacques Deray ("Borsalino"), Marcello Fondato ("Causa di divorzio"), Damiano Damiani ("Il sorriso del grande tentatore"), Giuliano Montaldo ("Il giocattolo"), Giuseppe Ferrara ("Cento giorni a Palermo"), Giovanni Soldati ("L'attenzione"), Luca Barbareschi ("Ardena"), Paolo Costella ("Tutti gli uomini del deficiente"), Ettore Scola ("Gente di Roma"), Alessandro Benvenuti ("Ti spiace se bacio mamma?"), Alessandro D'Alatri ("La febbre"), Antonello Belluco ("Antonio, guerriero di Dio") e Maurizio Sciarra ("Quale amore").
Foà contribuisce anche ad alcune delle più celebri produzioni della televisione italiana: "Capitan Fracassa", "Le cinque giornate di Milano", "La freccia nera", "L'isola del tesoro", "Il giornalino di Giamburrasca", "David Copperfield", "I racconti del Maresciallo", "I racconti di Padre Brown", "Nostromo", "Fine secolo" e "Il papa buono".
Già dai primissimi anni Arnoldo Foà contribuisce alla nascita, dalle ceneri dell'EIAR, della Radio RAI e partecipa a molte trasmissioni, sia di informazione che di intrattenimento, con attori, autori e registi importanti (Cervi, Morelli, Ninchi, Majano, Umberto Benedetto tra gli altri). Diventa uno dei migliori doppiatori italiani, tanto in radio quanto sullo schermo (tra i tanti celebri attori doppiati, Anthony Quinn ne "La strada" di Fellini). Ultimamente è tornato eccezionalmente al doppiaggio interpretando la voce narrante nel film La fabbrica di cioccolato di Tim Burton (nell'originale interpretata da Geoffrey Holder).
Celebri le sue dizioni poetiche da Dante, Lucrezio, Carducci, Leopardi, Neruda, García Lorca, che vengono registrate su disco in vinile negli anni Cinquanta e Sessanta (recentemente sono stati registrati anche su CD), divulgando moltissime opere, in particolare, quelle di autori di lingua spagnola, allora poco conosciuti in Italia, come Lorca e Neruda: il celebre "Lamento per Ignacio Mejias" di Lorca ha fatto vincere alla Fonit Cetra il Disco d'oro per aver superato il milione di copie. Negli ultimi anni molte le registrazioni di poesie su cd, di diversi autori e per diverse produzioni.
Dal 2002 ha realizzato alcuni CD di una collana con registrazioni di brani di poeti e filosofi, commentati da musiche appositamente create, e un CD di poesie scritte da lui stesso.

Roberto Paci Dalò – regista, compositore, artista – ha creato con il gruppo Giardini Pensili un corpus di opere e interventi - sostenuti e apprezzati tra gli altri da John Cage e Aleksandr Sokurov - presentati in Europa, Russia, Americhe, Medio Oriente nel public space e in luoghi quali Kunsthalle Wien, Fundaciò Joan Mirò Barcelona, Wien Modern, Ars Electronica Linz, Charlottenborg Copenhagen, ZKM Karlsruhe, Sonambiente Berlin, Biennale di Venezia, Festival di Locarno, Western Front Vancouver. Ha insegnato all'Università di Siena e collabora con Domus Academy, Università di Bologna e Camerino (Facoltà di Architettura). Membro della Internationale Heiner Müller Gesellschaft (Berlino), curatore con Emanuele Quinz, del libro "Millesuoni. Deleuze, Guattari e la musica elettronica" (Cronopio, 2006). Direttore artistico di Velvet Factory (Rimini).

www.giardini.sm
www.giardini.sm/projects/passio

6.2.09

DAL VIVO


Festival dedicato alla cultura del live set.
In collaborazione con DigiCult.
23-24-25 ottobre 2009, Velvet Factory, Rimini

ATLAS OF EMOTION STREAM



installazione multicanale video-suono
di Roberto Paci Dalò
ispirata al libro "Atlas of Emotion" di Giuliana Bruno

PAN, Napoli
Opening 18 aprile 2009

L'installazione cinematografica vede la presenza una proiezione in bianco e nero formato 16:9.
I suoni sono composti da materiali registrati sul campo (soundscapes e voci attraverso microfoni binaurali riproducendo così il più fedelmente possibile le percezioni di un ascoltatore situato nell'ambiente originario) e suoni elettronici.
Geografia emozionale. Città come corpo filmico spinta topofilicamente dalla porosa geologia del luogo. Immagini a tratti rallentate e unificate da un bianco e nero scintillante. Un "vulcanico" viaggio interiore che viene attivato dalla soglia di un luogo così normale da essere quasi invisibile quale è il Bar e il suo culto. Il bar è il luogo del benessere dove convivono una velocità della permanenza (l'espresso) con in realtà la moltiplicazione delle permanenze (si torna al bar più volte, quotidianamente, da soli ma spesso in compagnia). Un rituale. Altrettanto frequentemente il bar si "fa casa" con la consegna a domicilio sul luogo di lavoro del vassoio con i caffè bollenti. Il bar è poi luogo di concentrazione sonora, di sovrapposizioni di flussi acustici. Le tazzine dei bar di Napoli sono roventi immerse permanentemente nell'acqua bollente.
Allora il bar, e la sua chimica, diventa l'accesso a un "sottosuolo" fatto di collisioni tra i corpi delle persone, il corpo della città, i suoi flussi. Motion vs. Emotion con il cinema come mezzo di trasporto. Un paesaggio allo stesso tempo domestico, corporeo, mortuario, olfattivo, acustico.
Uno spazio "vulcanico" che apre l'accesso alla città stessa, alle sue coordinate spazio-temporali. La città porosa, la città come pelle. L'architettura del corpo verso la casa. La "camera" che in inglese è cinepresa. La mappa scambievole di luoghi che ci hanno trasformati. Il cinema come dimora itinerante della storia e dei percorsi personali.

ROTER SCHNEE


performance/live set con Roberto Paci Dalò e Giacomo De Luca

idea, musica, spazio, regìa Roberto Paci Dalò
immagini Giacomo De Luca, Roberto Paci Dalò
live video mixing Giacomo De Luca
testi Heiner Müller
voci Heiner Müller, Henning Rischbieter, i bambini Karim Shali, Victor Balludi, Akira Karim Khani
sculture Laboratorio dell'imperfetto
performer in video Maria Eugenia Rivas Medina
cura e organizzazione Ambra Galassi
collaborazione alla drammaturgia Enrico Pitozzi
immagini girate a Berlino e Napoli
coproduzione Giardini Pensili, Internationale Heiner Müller Gesellschaft
in collaborazione con Uovo Performing Arts Festival, Velvet Factory, O'
distribuzione DigiMade



Milano, Uovo Performing Arts Festival Festival - O', aprile 2009

prima assoluta

Che l'importanza sia nel tuo sguardo, non nella cosa guardata. (...) I nostri atti s'apprendono a noi come fosforo il suo bagliore. Ci consumano, è vero, ma fanno il nostro splendore.
André Gide

Dalla finestre dell'appartamento nella Erich-Kurz-Straße 9 si vede Tierpark. La stessa vista che aveva Heiner Müller quando abitava all'ultimo piano di questo plattenbau. Similmente a una delle sue pagine manoscritte, Roter Schnee è un campo elettrico. Luogo attivato dalla storia e dalle persone. Una stazione ricetrasmittente, dispositivo che crea vibrazioni, scariche, lampi, bagliori, ombre, cadute, mancamenti tra interno e esterno. Luogo alchemico dove i materiali si trasformano. Uno stato sospeso, allucinatorio, dove si incontrano più tempi. Luogo biografico come autobiografico è, in taluni punti, Leben Gundlings: «Ich bin 47 Jahre alt».

Roter Schnee è stato presentato in anteprima a Berlin-Lichtenberg il 27 gennaio 2006, all'interno di "Heiner Müller. Werkstatt. Leben Gundlings Friedrich von Preußen Lessings Schlaf Traum Schrei" a cura di Klaudia Ruschkowski e Wolfgang Storch.

Solo show


Mostra personale @ Galleria HDE, Napoli.
Disegni e audio (inclusa la serie "Werwolf")
Maggio 2009.

MILLESUONI




Presentazioni del libro "Millesuoni" e live set:

22 febbraio 2009
ore 20 Napoli, Perditempo
6 marzo 2009 ore 14 Padova, Nu Fest + workshop/conferenza "Deleuze, Guattari la musica elettronica"
13 marzo 2009 Napoli, Museo Nitsch

7.1.09

WERWOLF


Chiamata all'arte - LargoBaraccheProject

Roberto Paci Dalò / Giardini Pensili

WERWOLF
disegni e audio

noise performance
mostra

17 gennaio 2009, 19:00
dal 17 gennaio al 14 febbraio 2009, lunedì-venerdì dalle 10 alle 14


Visitatore, questo è un viaggio nel cuore nero della Storia.

Antefatto, 1945

Werwolf (lupo mannaro) è stato un piano nazista per la resistenza clandestina durante la seconda guerra mondiale. Il piano prevedeva attacchi di guerrriglia contro le forze occupanti (alleate) in caso di pericolo di caduta del regime nazista; un esempio estremo di stay-behind o organizzazione partigiana. La parola Werwolf richiama anche Wehrwolf. La parola “Wehr” significa difesa (le forze armate della Germania nazista erano chiamate nel loro insieme Wehrmacht (esercito di difesa). Werwolf inizialmente aveva 5000 membri reclutati dalle SS (Schutzstaffel) e dalla HJ (Hitler-Jugend, la Gioventù hitleriana). Queste reclute erano addestrate particolarmente su tattiche di guerriglia. A un certo punto Werwolf fu convertito in una organizzazione terroristica e nelle ultime settimane di guerra Operation Werwolf fu ampiamente smantellata da Heinrich Himmler e Wilhelm Keitel. Il 23 marzo 1945 Joseph Goebbels fece un discorso – conosciuto come “Discorso Werwolf “ – nel quale chiamava ogni tedesco a combattere fino alla morte. Il parziale smantellamento dell'organizzazione combinata con gli effetti del “Discorso Werwolf” causò una considerevole confusione con successivi attacchi provocati da membri di Werwolf opposti a atti individuali di fanatici nazisti o piccoli gruppi di SS.

Berlino, 2006
Nel mese di gennaio, su invito della Internationale Heiner Müller Gesellschaft, ho passato l'intero mese in una Berlino di cristallo con una temperatura media di -22 gradi, impegnato nell'allestimento della mostra Greuelmärchen. La mostra è stata creata nel “Plattenbau” a Berlin-Lichtenberg dove aveva effettivamente vissuto per molti anni il drammaturgo. Un grande appartamente identico a quello di Müller è diventato il set – in forma di installazione interattiva suono-video – per un viaggio allucinatorio all'interno di uno dei suoi testi più complessi e disarmanti Leben Gundlings Friedrich von Preußen Lessings Schlaf Traum Schrei.
Un testo crudele che parla di Prussia e crea sconcerto.

Napoli, 2009
Un ulteriore sviluppo per “Largo Baracche a Villa Pignatelli”. In mostra disegni su carta che contengono frammenti del testo di Heiner Müller e ritraggono, con disegni ingenui, lupi cattivi.
All'inaugurazione una performance noise che lavora sulla statica dell'edificio stesso creando vibrazioni e tremori nella struttura. La performance utilizza, elaborandole, voci che provengono dalla semioscurità attraverso registrazioni delle radio tedesca nel 1943. Non sono materiali in commercio per cui non li troverai sul mercato, arrivano infatti direttamente dal Deutsche Rundfunkarchiv (Archivio della radio tedesca) di Francoforte sul Meno e Berlino. Queste voci appartengono ad alcune delle più alte figure dell'apparato nazista. Si può sentire da Berlino la voce di un grande ammiraglio annunciare ai tedeschi la morte del loro Führer. Si sente lo speaker da Amburgo che annuncia la disfatta. Si possono sentire i drammatici silenzi nello studio radiofonico, i passi, gli scricchiolii.

Art's Birthday
Werwolf è anche un contributo a Art's Birthday 2009 con la performance in streaming da Napoli sul sito del progetto mondiale. Art's Birthday è un lavoro in network che coinvolge artisti e strutture attorno al mondo. Un progetto artistico che si celebra tutti gli anni il 17 gennaio.
"Art's Birthday" è stato proposto la prima volta nel 1963 dall'artista francese Robert Filliou. Filliou ha suggerito che 1.000.000 di anni fa non esisteva l'arte. Ma un giorno, il 17 gennaio per essere precisi, l'Arte è nata. Secondo Filliou si è trattato di un spugna asciutta gettata in un secchio d'acqua. Inizio modesto, ma guarda adesso.
Filliou ha quindi proposto un giorno di festa pubblico per celebrare la presenza dell'arte nelle nostre vite. Negli ultimi anni, l'idea è stata raccolta da un network informale di artisti e amici in giro per il mondo. Ogni anno l'Eternal Network si amplia coinvolgendo nuovi partner e lavorando sulle idee di scambio e telecommunication art.
Gli artisti hanno celebrato Art's Birthday con feste su grande scala e incontri, corrispondenza e mail art, attraverso network telematici usando SloScan TV, videotelefoni, musica composta per linee telefoniche, collegamenti MIDI modem-to-modem, chat e bulletin board degli albori e – a partire dalla metà degli annni Novanta – Internet.

a Clio

– RPD


Una produzione Giardini Pensili e Velvet Factory.
Si ringrazia la Fondazione Morra.

Werwolf è stato creato all'interno del progetto Greuelmarchen (Berlino 2006) prodotto dalla Internationale Heiner Müller Gesellschaft Berlin

www.giardini.sm
www.velvet.it
http://giardini.sm/projects/werwolf
http://artsbirthday.net

+

Come primo evento di LargoBaraccheProject2009, l'Associazione Culturale Sabu presenta Chiamata All'ARTE.

La singolare attività di "Largo Baracche", spazio espositivo e laboratorio artistico attivo da tre anni nei Quartieri Spagnoli, sarà presentata nell'ottocentesco Museo di Villa Pignatelli, messo a disposizione dalla Soprintendenza speciale PSAE e per Il Polo Museale Napoletano.
L'iniziativa ha l'intento di mostrare ad un pubblico amplio ed eterogeneo che è possibile lavorare in contesti difficili utilizzando la cultura e l'arte come mezzo di recupero e riqualifica territoriale, interagendo con le emergenze del sociale.
Il primo passo è stato compiuto grazie all'attivazione di un workshop curato da un fotografo francese competente di realtà a rischio, Nicolas Pascarel, con i ragazzi dei Quartieri Spagnoli.
Un'altro importante esperimento è stato "Terremotus Femminile", laboratorio artistico con le donne dei Quartieri, realizzato dall'artista australiana Virginia Ryan che ha prodotto un'opera fatta di ricami su tessuto.Tra gli obiettivi scopo del progetto è dare spazio ai giovani artisti partenopei.
Villa Pignatelli con CHIAMATA ALLE ARTI, offre la possibilità di rendere visibile un lavoro unico nella città di Napoli, anche grazie all'appoggio di artisti affermati che hanno aderito all'iniziativa. In mostra ci saranno opere di: Krzysztof Bednarki, Enzo Cucchi, Baldo Diodato, Roberto Paci Dalò, Nino Longobardi, Jannis Kounellis, Francesca Magnani, Annalisa Pintucci, Pino Pipoli, Virginia Ryan, Ernesto Tatafiore, insieme ai giovani napoletani: Davide Arpaia, Celesta Bufano,Corrado LaMattina, Kaf, Elpidio Ziello.

Largo Baracche
Quartieri Spagnoli Napoli
Tel. +39 393 36 41 664 – 333 54 29 081

www.largobaracche.org largobaracche@gmail.com