15.9.09

Nishmat Hashmal

hasidic celebration

con with
Giacomo De Luca, Ambra Galassi, Roberto Paci Dalò

sabato 19 settembre 2009, ore 23:00
Velvet
via S. Aquilina 21, 47900 Rimini



idea, musica, immagini, clarinetti | concept, music, images, clarinets Roberto Paci Dalò
live electronics Roberto Paci Dalò
live video mixing, immagini images Giacomo De Luca, Ambra Galassi
luce, spazio scenico lighiting design, space Giardini Pensili
cura organization Ambra Galassi
produzione production Giardini Pensili, Velvet Factory
con il sostegno di with the support of Regione Emilia Romagna, Accordo di Programma Quadro - GECO - Ministero della Gioventù

Nishmat Hashmal è una performance live in tutte le sue componenti: suono, video, luce.
Tutto ciò che avviene all’interno della performance è creato in tempo reale attraverso tecnologie digitali e analogiche. L’immagine video che fa da scena alla performance utilizza materiali originali mixati in tempo reale sulla base del suono. I materiali visivi principali sono costituiti dalle 22 lettere dell'alfabeto ebraico che con la loro forma richiamano stanze e architetture.

Nishmat Hashmal una celebrazione della ricchezza della club culture in relazione con il mondo mistico ebraico. Un viaggio attraverso elettronica innovativa, dubstep, noise, klezmer. Nella performance sono utilizzati materiali basati su melodie appartenenti alla tradizione del hasidismo. Caratteristica della musica hasidica è la teoria e la pratica dell’estasi che in Nishmat Hashmal si coniuga a suoni urbani.
La musica chassidica proviene dal cuore degli ebrei che ardentemente desiderano fare esperienza del divino. La musica fu una delle primarie espressioni spirituali del movimento hasidico, nato nell’Europa centro-orientale nella seconda metà del 18° secolo in parte come reazione a certe forme di intellettualismo ebraico. Fin dall’inizio il movimento mise enfasi particolare sulla canzone e la musica come modalità primarie della preghiera.

Nishmat Hashmal è un evento che attraverso il tessuto e la composizione acustica e visiva, esplora il ritmo come territorio del rituale e riflette su una pratica della trance e della preghiera attraverso il suono, l’immagine, la compartecipazione del pubblico.

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