28.4.09

PASSIO



9 maggio 2009, ore 21

Auditorium Paccagnini
Castano Primo (Milano)

con Arnoldo Foà

musica Roberto Paci Dalò / Giardini Pensili
drammaturgia Luigi Di Corato e Roberto Paci Dalò
immagini Gaetano Previati
live video mixing Davide Montecchi
mixer luci Ambra Galassi
in collaborazione con Festival Crucifixus, Giardini Pensili

Celebrazioni Traslazione
Santo Crocifisso 2009




Arnoldo Foà (Ferrara, 24 gennaio 1916) è un attore e regista italiano. Nato da Dirce e Valentino, completa le scuole superiori a Firenze, dove si era trasferito con la famiglia, e studia alla scuola di recitazione del Rasi. Abbandona gli studi in Economia e Commercio, e a vent'anni e si trasferisce a Roma, dove frequenta il Centro Sperimentale di Cinematografia.
Arnoldo Foà è costretto a lasciare i corsi presso il Centro Sperimentale di Cinematografia a seguito della promulgazione delle leggi razziali fasciste (la sua famiglia è di origini ebraiche). La situazione è molto difficile. Foà non può lavorare, deve usare nomi falsi (tra cui "Puccio Gamma") e ricopre saltuariamente il ruolo del sostituto di attori malati (in gergo, il "pompiere"), riuscendo a lavorare nelle compagnie più prestigiose: Cervi-Pagnani-Morelli-Stoppa, Ninchi-Barnabò, Adani-Cimara, Maltagliati-Cimara.
Verso la fine della guerra si rifugia a Napoli, dove diviene capo-annunciatore e scrittore della Radio Alleata PWB: spetta a lui la comunicazione dell'armistizio con gli Alleati, l'8 settembre 1943. Alla fine della guerra, torna al teatro e si unisce a molte e importanti compagnie: Ferrati-Cortese-Scelzo, Ferrati-Cortese-Cimara, Stoppa-Morelli-Cervi (dove collabora con Visconti) e la Compagnia del Teatro Nazionale (lavorando per Guido Salvini).
Intensa e prestigiosa la sua carriera in teatro: autori classici e contemporanei, registi del calibro di Luchino Visconti, Aldo Sarullo e Giorgio Strehler. Le sue interpretazioni sono memorabili, incisive, esito di un attento studio e di passione e misura drammatica elette. Da regista mette in scena spettacoli di prosa (tra i tanti La pace di Aristofane e Diana e la Tuda di Luigi Pirandello) e di lirica (Otello di Giuseppe Verdi, Histoire du soldat di Igor Stravinskij, e Il pipistrello di Strauß), e molte sue commedie, riscuotendo sempre enormi successi.
Nel 1957 l'esordio come autore teatrale ("Signori buonasera"). Seguiranno, tra le altre, "La corda a tre capi", "Il testimone", e più recentemente "Amphitryon Toutjours" (Festival di Spoleto 2000), e "Oggi".
Attività cinematografica e televisiva
La sua filmografia presenta oltre 100 pellicole: tra i registi con cui lavora Alessandro Blasetti ("Altri tempi"), Orson Welles ("Il processo"), Vittorio Cottafavi ("I cento cavalieri"), Jacques Deray ("Borsalino"), Marcello Fondato ("Causa di divorzio"), Damiano Damiani ("Il sorriso del grande tentatore"), Giuliano Montaldo ("Il giocattolo"), Giuseppe Ferrara ("Cento giorni a Palermo"), Giovanni Soldati ("L'attenzione"), Luca Barbareschi ("Ardena"), Paolo Costella ("Tutti gli uomini del deficiente"), Ettore Scola ("Gente di Roma"), Alessandro Benvenuti ("Ti spiace se bacio mamma?"), Alessandro D'Alatri ("La febbre"), Antonello Belluco ("Antonio, guerriero di Dio") e Maurizio Sciarra ("Quale amore").
Foà contribuisce anche ad alcune delle più celebri produzioni della televisione italiana: "Capitan Fracassa", "Le cinque giornate di Milano", "La freccia nera", "L'isola del tesoro", "Il giornalino di Giamburrasca", "David Copperfield", "I racconti del Maresciallo", "I racconti di Padre Brown", "Nostromo", "Fine secolo" e "Il papa buono".
Già dai primissimi anni Arnoldo Foà contribuisce alla nascita, dalle ceneri dell'EIAR, della Radio RAI e partecipa a molte trasmissioni, sia di informazione che di intrattenimento, con attori, autori e registi importanti (Cervi, Morelli, Ninchi, Majano, Umberto Benedetto tra gli altri). Diventa uno dei migliori doppiatori italiani, tanto in radio quanto sullo schermo (tra i tanti celebri attori doppiati, Anthony Quinn ne "La strada" di Fellini). Ultimamente è tornato eccezionalmente al doppiaggio interpretando la voce narrante nel film La fabbrica di cioccolato di Tim Burton (nell'originale interpretata da Geoffrey Holder).
Celebri le sue dizioni poetiche da Dante, Lucrezio, Carducci, Leopardi, Neruda, García Lorca, che vengono registrate su disco in vinile negli anni Cinquanta e Sessanta (recentemente sono stati registrati anche su CD), divulgando moltissime opere, in particolare, quelle di autori di lingua spagnola, allora poco conosciuti in Italia, come Lorca e Neruda: il celebre "Lamento per Ignacio Mejias" di Lorca ha fatto vincere alla Fonit Cetra il Disco d'oro per aver superato il milione di copie. Negli ultimi anni molte le registrazioni di poesie su cd, di diversi autori e per diverse produzioni.
Dal 2002 ha realizzato alcuni CD di una collana con registrazioni di brani di poeti e filosofi, commentati da musiche appositamente create, e un CD di poesie scritte da lui stesso.

Roberto Paci Dalò – regista, compositore, artista – ha creato con il gruppo Giardini Pensili un corpus di opere e interventi - sostenuti e apprezzati tra gli altri da John Cage e Aleksandr Sokurov - presentati in Europa, Russia, Americhe, Medio Oriente nel public space e in luoghi quali Kunsthalle Wien, Fundaciò Joan Mirò Barcelona, Wien Modern, Ars Electronica Linz, Charlottenborg Copenhagen, ZKM Karlsruhe, Sonambiente Berlin, Biennale di Venezia, Festival di Locarno, Western Front Vancouver. Ha insegnato all'Università di Siena e collabora con Domus Academy, Università di Bologna e Camerino (Facoltà di Architettura). Membro della Internationale Heiner Müller Gesellschaft (Berlino), curatore con Emanuele Quinz, del libro "Millesuoni. Deleuze, Guattari e la musica elettronica" (Cronopio, 2006). Direttore artistico di Velvet Factory (Rimini).

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