2.6.10

Progettazione urbana e spazi sonori

Conferenza internazionale promossa dall’Osservatorio Public Art del Politecnico di Milano sede di Piacenza

con il patrocinio del Comune di Piacenza e di Forum Klanglandschaft (FKL) e con la collaborazione dell’Agenzia di Sviluppo Quartiere Roma di Piacenza


Piacenza, 7 giugno 2010


a cura di Ricciarda Belgiojoso (Osservatorio Public Art Politecnico di Milano) e Valeria Merlini (Studio Urban Resonance di Berlino, FKL)


Riguardo la qualità abitativa di una città, la questione dell’inquinamento acustico e dell’ambiente sonoro è tra i problemi più sentiti dalla popolazione. L’Osservatorio Public Art del Politecnico di Milano promuove una giornata di studi intorno a questo tema, con una conferenza internazionale rivolta a ricercatori, progettisti e tecnici seguita da una tavola rotonda rivolta alla città.


Mediante l’analisi di pratiche progettuali e di recenti politiche urbane, con un approccio interdisciplinare che mette a confronto arte, architettura e urbanistica, la conferenza illustra strumenti e strategie per sviluppare una progettazione degli spazi pubblici urbani consapevole del fatto sonoro e proporre nuove possibili prospettive.


ore 14.30


Padiglione Guidotti, Campus Arata, Politecnico di Milano sede di Piacenza, via Scalabrini 76, Piacenza


Apertura lavori


Grégoire Chelkoff, architetto e direttore di CRESSON, Grenoble

Una riflessione sulle nozioni di “scala” e “moto” nella progettazione architettonica e urbana


Ricciarda Belgiojoso, architetto, Osservatorio Public Art Politecnico di Milano

Strumenti per trasformare l’ambiente sonoro urbano


Brandon LaBelle, artista e professore alla National Academy of the Arts, Bergen, Norvegia

Sull’ascolto


Valeria Merlini, sound artista e architetto, Studio Urban Resonance, FKL

Giardini sonori nel contesto urbano


Carsten Stabenow, curatore del German Media Art Festival Garage e di Tuned City

Tuned City, festival itinerante su suono e architettura


ore 17.00


coffee break


ore 17.30


Tavola rotonda

Partecipano, oltre ai relatori della conferenza: Pierangelo Carbone (assessore alla Qualificazione Urbana e Ambiente del Comune di Piacenza), Benito Dodi (Presidente Ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori della provincia di Piacenza), Emilio Fantin (artista, Osservatorio Public Art del Politecnico di Milano), Roberto Paci Dalò (artista, regista, compositore, direttore artistico di Giardini Pensili e Velvet Factory), Steve Piccolo (musicista e sound-artista), Franco Vaccari (fotografo, Osservatorio Public Art del Politecnico di Milano).


moderatore

Luca Molinari, professore di Storia dell’Architettura Contemporanea alla Seconda Facoltà di Architettura di Napoli


Conclusione lavori


ore 19.30

Spazio espositivo di via Roma 183, Piacenza


Vento Globale, performance di Steve Piccolo realizzata con la collaborazione dell’Agenzia di Sviluppo Quartiere Roma di Piacenza



Grégoire Chelkoff (FR)

Una riflessione sulle nozioni di “scala” e “moto” nella progettazione architettonica e urbana.


Le ricerche condotte a Cresson, Centro di ricerca sullo spazio sonoro e l’ambiente urbano fondato a Grenoble nel 1979 (URM 1562 CNRS, Centro Nazionale di Ricerca Scientifica (FR)), sono rivolte a comprendere l’esperienza degli spazi costruiti. Sono mirate, fondamentalmente, a valutare le pratiche abitative rispetto ai fenomeni sonori, e a considerare gli effetti dell’ambiente sonoro urbano sull’uomo. Emerge un nuovo modo di intendere lo spazio costruito, intorno agli abitanti: si sostiene la necessità di costruire la qualità dell’ambiente abitato in base al valore d’uso, e a pensare dispositivi operativi per rispondere alle esigenze degli abitanti.


Gregoire Chelkoff è professore all’università di architettura di Grenoble (Francia) e direttore del laboratorio Cresson. Le sue ricerche indagano l’ambiente sensibile in ambito architettonico e urbano, e in particolare la dimensione sonora e luminosa degli spazi pubblici urbani. Sin dalle prime ricerche ha promosso nelle strategie e nei processi di progettazione architettonica e urbana un approccio qualitativo fondato sulle esperienze sensoriali.



Ricciarda Belgiojoso (IT)

Strumenti per trasformare l’ambiente sonoro urbano


L’intervento indaga le proprietà relazionali del suono e i processi mediante cui agiscono sulla nostra percezione dell’ambiente circostante; analizza come è possibile manipolare tali processi in modo da instaurare condizioni alternative nel nostro modo di rapportarci con il contesto. Vengono analizzati casi studio tratti dal mondo della musica e dell’arte che tendono a sconfinare dai limiti tradizionalmente imposti tra le due discipline, promuovendo un’arte sonora negli spazi pubblici, un’arte pubblica basata sull’esperienza uditiva e rivolta alla popolazione, i cui presupposti siano spaziali e sociali. Sono interventi che si pongono come parte integrante dell’ambiente costruito sfruttando i fenomeni fondamentali della fisica del suono.


Ricciarda Belgiojoso. Architetto, laurea al Politecnico di Milano con tesi Gli spazi della musica, diploma in Pianoforte e in Tecnologie del Suono al Conservatorio di Milano, doppio titolo di dottore di ricerca in Luoghi e tempi della città e del territorio all’Università degli Studi di Brescia e in Storia dell’arte all’Université Paris 1 Panthéon Sorbonne, con tesi Costruire con i suoni, conduce ricerche in tema di architettura, arte e musica, che vertono in particolare sulle pratiche compositive nel contesto contemporaneo. È docente di Arte negli spazi pubblici e di Site Specific Public Art alla Facoltà di Architettura e Società del Politecnico di Milano.



Brandon LaBelle (USA)

Sull’ascoltare


Nella realizzazione di progetti sonori, nel campo della Sound Art e dell’architettura, è fondamentale considerare il pubblico come soggetto che ascolta. L’ascolto, inteso come evento sensoriale, consente al progettista di organizzare diversi livelli di comprensione del suo intervento. In senso più ampio: come possiamo considerare l’atto dell’ascolto? quali ragionamenti possiamo fare riguardo alla cultura uditiva? Indagando tali questioni, la presentazione intende focalizzarsi su differenti forme di ascolto, e mettere a confronto soggetto e oggetto, sfera privata e sfera pubblica, teorie progettuali ed esperienze reali.


Brandon LaBelle è artista, lavora sui suoni e sulla specificità dei luoghi. Ha prodotto diverse pubblicazioni con la errant bodies press, co-editando le antologie Site of Sound: Of Architecture and the Ear, Writing Aloud: The Sonics of Language, Surface Tension: Problematics of Site e Radio Territories. Ha curato diversi festival di Sound Art e realizzato numerosi programmi radiofonici. I suoi lavori sono stati presentati in mostre e festival internazionali. È autore di Background Noise: Perspectives on Sound Art (Continuum 2006).


Valeria Merlini

Giardini sonori nel contesto urbano


La presentazione esplora il ruolo che può avere la dimensione sonora nell’ambito della progettazione paesaggistica.


Propone alcuni metodi di progettazione per le aree verdi in ambiente urbano, introducendo il concetto di “sonotopo”. Con un’analisi di casi studio tratti dai settori della progettazione urbana, della progettazione paesaggistica e dell’arte sonora, riprende le teorie sviluppate in materia e illustra alcuni metodi per trattare i suoni.


Valeria Merlini è architetto e artista, nata a Bolzano. In seguito alla laurea in sociologia urbana all’Università di Architettura di Firenze, consegue il Master Sounds Studies presso l’Universität der Künste di Berlino. Nelle sue installazioni sonore e performance esplora il tema della quotidianità nel contesto urbano, riferendosi in particolare alla sua dimensione sonora. Ha partecipato a numerose manifestazioni in materia a livello internazionale e curato diversi progetti, tra cui il simposio La città suonante/Die klingende Stadt (Bolzano, 2006). Dal 2008 scrive per Digimag, webzine sull’arte e la cultura digitale.


Carsten Stabenow

Tuned City, festival itinerante su suono e architettura


Durante la prima edizione di Tuned City a Berlino, nell’estate del 2008, in una molteplicità di spazi distribuiti su tutta l’area metropolitana, si sono riunite più di cento persone tra artisti, architetti e teorici per discutere temi su suono e architettura. Obiettivo era fare il punto sulle ricerche in materia di ambiente sonoro nel contesto della progettazione architettonica e della pianificazione urbana, e allo stesso tempo esplorare le qualità acustiche di alcuni edifici e spazi pubblici berlinesi di particolare interesse. Il progetto prosegue, esplorando altre città e altri luoghi, relazionandosi con il loro contesto culturale e sociale: Stabenow illustra i criteri con cui viene realizzato Tuned City e presenta lo stato del progetto sviluppato per Tallinn, capitale della cultura europea per il 2011.


Carsten Stabenow è curatore e artista. Nato nel 1972, ha studiato design e comunicazione e conseguito la specializzazione in Interdisciplinary Studies a Berlino. Ha lavorato come Communication Designer e Cultural Producer, e realizzato numerose installazioni e performance in festival e musei di tutto il mondo. Ha curato diversi festival di Media e Sound Art: è membro di Staalplaat Soundsystem, fondatore del German Media Art Festival Garage, iniziatore e direttore artistico di Tuned City e co-fondatore della piattaforma di produzione artistica e di media DOCK.

3.3.10

ALLURO New Album Out Now


21st records
Alluro

ALLURO

acoustical chemistry in the sound's subterraneans / chimica acustica nel sottosuolo del suono


The first album of the instrumental trio Alluro has been released for 21* Records.

A challenging double cd containing the best metarial produced by this freshly formed band. Alluro is a project devoted to the music of the underground. Three low-pitched instruments going down into depths of sound. An exploration going into caves, underworlds, reached through noise and electronic elaboration, while preserving the instruments original sound and its infinite possibilities.

A metallurgic trance beat created by driving rythms, enclosed into regular circles. A sandy amphitheatre where catacombal sounds vanish into the chill poignancy of the minimal electronics. Sounds of uncovered wires, of dirty mechanics digging to hide from an innatural light.

Alluro, a metal shining in the dark ,turning lights into shadows. You can find yourself in the underground, floating, in an alien territory made of physical materials and sounds of the known world, just chemically altered.


Esce per 21st Records il disco debutto del trio strumentale Alluro. Un impegnativo doppio cd che contiene il meglio della produzione di questo nuovissimo gruppo. Alluro è un progetto dedicato alle musiche del sottosuolo. Tre strumenti gravi che discendono nelle profondità del suono. Un’esplorazione di grotte, caverne, sotterranei attraverso noise ed elaborazione elettronica conservando al centro del discorso il suono originale degli strumenti e le sue infinite possibilità.

Trance metallurgica scandita da ritmicità calzanti racchiuse in cerchi regolari. Un anfiteatro sabbioso in cui antifone catacombali svaniscono nell’intensità algida di elettroniche minimali. Rumori di fili scoperti, di meccaniche sporche che scavano come per ripararsi da una luce divenuta innaturale. Alluro, metallo riflettente anche nell’oscurità che traspone in negativo luci e ombre. E così anche sottoterra ci si ritrova a galleggiare, in un territorio alieno ma costituito dai materiali fisici e sonori del mondo che conosciamo, solo modificato chimicamente.



Alluro è formato da Roberto Paci Dalò (clarinetto basso / electronics), Luca Pastore (saxofono tenore / electronics), Alessandro Quintavalle (upright bass / electronics).
Il disco è stato registrato da Fabrizio Piccolo e mixato da Maurizio Giannotto (Zu).



Roberto Paci Dalò
, compositore, clarinettista, live electronics. Direttore artistico di Giardini Pensili. Presentazioni in Europa, Americhe, Russia, Medio Oriente nei principali festival e teatri. Tra le collaborazioni Kronos Quartet, Fred Frith, David Moss, Scanner, Philip Jeck, Han Bennink, Terry Riley, Olga Neuwirth, Alvin Curran. Il suo lavoro è stato sostenuto da John Cage e Aleksandr Sokurov.
Luca Pastore, sassofonista delle impro/noise band Revolutionary Order Movement e 100 Skins. Collabora con vari musicisti della scena elettronica/noise tra cui il contrabbassista berlinese Yann Keller, Dj Bally e Sonig Belligeranza, Biomass artista audio/visual di Atene. Ha creato insieme al contrabbassista Alessandro Quintavalle la Neapolitan Noise Orchestra, un orchestra impro che ripropone la tradizione partenopea in chiave noise.
Alessandro Quintavalle è un contrabassista, bassista, tastierista e produttore napoletano. Suona nelle impro/noise band Revolutionary Order Movement e e Vement 100SKINS e nei Radical Players insieme a Climnoizer. Ha collaborato a diversi progetti con artisti della scena italiana tra cui Meg, 99 Posse, Marco Messina, Mario Conte, Iovine, Frame ed Epo.

Info, immagini scaricabili, audio:
http://giardini.sm/projects/alluro 
http://www.myspace.com/revolutionaryordermovement

Alluro

Elemento chimico di numero atomico 104. Il suo simbolo è Ao. È un metallo alcalino terroso, soffice, di colore bianco argenteo e moderatamente velenoso. Brucia con fiamma blu-verde e reagisce violentemente a contatto con il vapore acqueo. In natura si trova quasi esclusivamente in combinazione con altri metalli, in composti come la Lirite Ao(NO3)2. Quest’ultima si presenta di colore grigio-azzurro e se riscaldata emana un odore vagamente simile a quello della banana matura. È stato usato in passato come deterrente per le talpe: abbondantemente sparso sui campi coltivati teneva lontani i piccoli mammiferi nel sottosuolo ma causava una colorazione celeste del raccolto (tuberi e radici).

Il disco è l’ottavo titolo della collana 21st records, nata dalla collaborazione fra l’etichetta discografica Horus Music e il Centro Arte Contemporanea di Siena (prima come Palazzo delle Papesse, ora con il nuovo nome di SMS Contemporanea nella nuova sede di Santa Maria della Scala) con l’intento di pubblicare musica contemporanea senza alcuna limitazione di genere e stile.

Il catalogo della collana 21st Records, distribuita da Audioglobe (www.audioglobe.it), è:

1. DJ Spooky, System Error: Al-Yamamah Mix, 2007 (HO-200703-07)
2. Eraldo Bernocchi, Thomas Fehlmann, Manual, 2007 (HO-200704-08)
3. Roberto Paci Dalò, Sparks, 2007 (HO-200709-10)
4. Botto & Bruno + The Family, omonimo, 2008 (HO-200801-11)
5. Flowers of Now, Intuitive Music. Live in Cologne, 2008 (HO-200807-12)
6. Giulio Stracciati, Natural, 2009 (HO-200905-13)
7. Scanner, Consegnaci, bambina, i tuoi occhi, 2009 (HO-200910-15)
8. Alluro, Alluro, 2010 (HO-201003-22)

Fuori collana, in edizione non venale: Ad onore et buono stato del Comune et Popolo di Siena. Musica al tempo del Costituto, musica del nostro tempo per il Costituto, Dramsam Ensamble – Eraldo Bernocchi, Lorenzo Esposito Fornasari, Markus Stockhausen, Ezio Bonicelli, Giovanni Lindo Ferretti, Raiz

15.1.10

Calma apparente


CALMA APPARENTE

Paris-Nord Villepinte Exhibition Center
Scenes d'interieur / Hall 5B / Stand T2
January 22-26, 2010

An astonishing meeting between innovative design, sound, and video. Roberto Paci Dalò is attending Maison&Objet creating (with the collaboration of Giacomo De Luca) an immersive video/sound/light environment based on the Il laboratorio dell'imperfetto's objects.

The resin gives shape to any object conceived by il laboratorio dell'imperfetto. The contemporary plasticity of this material allows to keep the lightness even on large size. imperfettlab handles this material in all its possible mutations.

For this edition of Maison&Objet, il laboratorio dell'imperfetto gathers around itself the collection imperfettolab (trademark which signes the products designed by Verter Turroni and Emanuela Ravelli), presentes B.olla (design Bruno Rainaldi) and add a system made out of lamps to be composed and multiplied;

It presents CALMA APPARENTE, a light, video, and sound immersive environment designed by Giardini Pensili Sensorial & Media Design (Roberto Paci Dalò with the collaboration of Giacomo De Luca) where are created inusual narrations based on the objects themselves and are daily presented live media performances.

www.maison-objet.com
www.imperfettolab.com
www.giardini.sm

info hotline:
M +393482930262
lab@giardini.sm

..................
GIARDINI PENSILI
via S. Aquilina 23
47900 Rimini Italy
T +39 0541759316
lab@giardini.sm
www.giardini.sm

15.9.09

Vulkan al Museo Nitsch di Napoli


European Researchers' Night 2009

Il 25 settembre 2009 la Commissione Europea ripropone l’evento Notte dei Ricercatori, promosso contemporaneamente in tutta Europa per avvicinare il grande pubblico al mondo della ricerca, in un contesto informale e all’insegna del divertimento. I ricercatori sono persone normali che fanno cose eccezionali… Partecipa anche tu alla loro festa!
Lo scopo principale è di avvicinare i cittadini al mondo della ricerca scientifica, per rilanciarne il fondamentale ruolo nella società; una grande opportunità per mettere in relazione gli scienziati e i ricercatori con i cittadini e il mondo delle istituzioni, attraverso una serie di eventi a carattere prevalentemente scientifico ma anche con attività ludiche.
L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, su proposta dell’UNESCO, ha proclamato il 2009 Anno Internazionale dell’Astronomia ed in questo ambito si colloca la manifestazione napoletana, anche in relazione al IV centenario del primo utilizzo del cannocchiale nell’osservazione del cielo, grazie a Galileo Galilei. A Napoli, l’evento avrà luogo venerdì 25 settembre dalle 16 alle 24, al Museo Nitsch (Vico Lungo Pontecorvo); il lavoro artistico di Hermann Nitsch è, da sempre, improntato alla ricerca di un sentire, di un pensare, di un riflettere sull’arte che è, contemporaneamente, anche un riflettere su noi, come esseri umani, sul nostro fondamento culturale (inteso nell’accezione più archetipica del termine), sulla nostra identità più profonda e, in buona parte, rimossa. “…ciò che possiamo constatare è un eterno fluire, una catena di un eterno trasformarsi. siamo al cospetto di un’infinità. fluire e un continuo muoversi e cambiare è intorno a noi e dentro di noi. è solo questione di atteggiamento, una questione di consapevolezza, una questione di fede, se ci si sente finiti e ci si rassegna al fatto che ci sia l’inizio e la fine o se ci si identifica con l’incessante, con ciò che è senza inizio e origine, con il movimento, con il fluire. si conoscono molte vie che conducono dalla concezione temporale del mondo ad un’infinitezza, al comprendere l’infinitezza e l’eternità”. (Hermann Nitsch)
Organizzato dalla Dicocom, in partnership con INAF Osservatorio Astronomico di Capodimonte, INGV Osservatorio Vesuviano, CIRA Centro Italiano di Ricerca Aerospaziale, Fondazione Morra, PST Parco Scientifico Tecnologico, MIUR Ufficio Scolastico Regionale, ideato e coordinato da Paolo Cutolo.
I programmi prevedono laboratori aperti con percorsi scientifici guidati, dibattiti, tavole rotonde, osservazioni stellari, eventi musicali, esperimenti ai quali poter prendere parte. Il Museo diventerà, così, il punto di incontro fra la ricerca, l’arte e la gente, dove si avrà la possibilità di sottolineare anche come i risultati della ricerca, applicati al quotidiano, permettono di progredire e migliorare la qualità della vita, e, in alcuni casi, di far trasformare le persone comuni in “scienziati per una notte”. In particolare: Cosa osservare: i vulcani e le loro manifestazioni; Come osservare: gli strumenti utilizzati per studiare e sorvegliare i vulcani; Cosa otteniamo dall’osservazione: i risultati delle ricerche effettuate; Proiezione di filmati, anche 3D, illustrazione di dvd didattici; Visione di segnali sismici in tempo reale relativi alle aree vulcaniche campane e Stromboli; Ideazione e realizzazione di attività ludiche inerenti al tema (simulazione di terremoto); Osservazione della Luna e delle Stelle con telescopi; Osservazione della volta celeste: planetario; L’Ottica per comprendere e prevenire; La Musica; Concorso per la creazione del Poster Europeo 2010. Chiude la giornata Vulkan performance audio di Roberto Paci Dalò.

Nishmat Hashmal

hasidic celebration

con with
Giacomo De Luca, Ambra Galassi, Roberto Paci Dalò

sabato 19 settembre 2009, ore 23:00
Velvet
via S. Aquilina 21, 47900 Rimini



idea, musica, immagini, clarinetti | concept, music, images, clarinets Roberto Paci Dalò
live electronics Roberto Paci Dalò
live video mixing, immagini images Giacomo De Luca, Ambra Galassi
luce, spazio scenico lighiting design, space Giardini Pensili
cura organization Ambra Galassi
produzione production Giardini Pensili, Velvet Factory
con il sostegno di with the support of Regione Emilia Romagna, Accordo di Programma Quadro - GECO - Ministero della Gioventù

Nishmat Hashmal è una performance live in tutte le sue componenti: suono, video, luce.
Tutto ciò che avviene all’interno della performance è creato in tempo reale attraverso tecnologie digitali e analogiche. L’immagine video che fa da scena alla performance utilizza materiali originali mixati in tempo reale sulla base del suono. I materiali visivi principali sono costituiti dalle 22 lettere dell'alfabeto ebraico che con la loro forma richiamano stanze e architetture.

Nishmat Hashmal una celebrazione della ricchezza della club culture in relazione con il mondo mistico ebraico. Un viaggio attraverso elettronica innovativa, dubstep, noise, klezmer. Nella performance sono utilizzati materiali basati su melodie appartenenti alla tradizione del hasidismo. Caratteristica della musica hasidica è la teoria e la pratica dell’estasi che in Nishmat Hashmal si coniuga a suoni urbani.
La musica chassidica proviene dal cuore degli ebrei che ardentemente desiderano fare esperienza del divino. La musica fu una delle primarie espressioni spirituali del movimento hasidico, nato nell’Europa centro-orientale nella seconda metà del 18° secolo in parte come reazione a certe forme di intellettualismo ebraico. Fin dall’inizio il movimento mise enfasi particolare sulla canzone e la musica come modalità primarie della preghiera.

Nishmat Hashmal è un evento che attraverso il tessuto e la composizione acustica e visiva, esplora il ritmo come territorio del rituale e riflette su una pratica della trance e della preghiera attraverso il suono, l’immagine, la compartecipazione del pubblico.

28.4.09

PASSIO



9 maggio 2009, ore 21

Auditorium Paccagnini
Castano Primo (Milano)

con Arnoldo Foà

musica Roberto Paci Dalò / Giardini Pensili
drammaturgia Luigi Di Corato e Roberto Paci Dalò
immagini Gaetano Previati
live video mixing Davide Montecchi
mixer luci Ambra Galassi
in collaborazione con Festival Crucifixus, Giardini Pensili

Celebrazioni Traslazione
Santo Crocifisso 2009




Arnoldo Foà (Ferrara, 24 gennaio 1916) è un attore e regista italiano. Nato da Dirce e Valentino, completa le scuole superiori a Firenze, dove si era trasferito con la famiglia, e studia alla scuola di recitazione del Rasi. Abbandona gli studi in Economia e Commercio, e a vent'anni e si trasferisce a Roma, dove frequenta il Centro Sperimentale di Cinematografia.
Arnoldo Foà è costretto a lasciare i corsi presso il Centro Sperimentale di Cinematografia a seguito della promulgazione delle leggi razziali fasciste (la sua famiglia è di origini ebraiche). La situazione è molto difficile. Foà non può lavorare, deve usare nomi falsi (tra cui "Puccio Gamma") e ricopre saltuariamente il ruolo del sostituto di attori malati (in gergo, il "pompiere"), riuscendo a lavorare nelle compagnie più prestigiose: Cervi-Pagnani-Morelli-Stoppa, Ninchi-Barnabò, Adani-Cimara, Maltagliati-Cimara.
Verso la fine della guerra si rifugia a Napoli, dove diviene capo-annunciatore e scrittore della Radio Alleata PWB: spetta a lui la comunicazione dell'armistizio con gli Alleati, l'8 settembre 1943. Alla fine della guerra, torna al teatro e si unisce a molte e importanti compagnie: Ferrati-Cortese-Scelzo, Ferrati-Cortese-Cimara, Stoppa-Morelli-Cervi (dove collabora con Visconti) e la Compagnia del Teatro Nazionale (lavorando per Guido Salvini).
Intensa e prestigiosa la sua carriera in teatro: autori classici e contemporanei, registi del calibro di Luchino Visconti, Aldo Sarullo e Giorgio Strehler. Le sue interpretazioni sono memorabili, incisive, esito di un attento studio e di passione e misura drammatica elette. Da regista mette in scena spettacoli di prosa (tra i tanti La pace di Aristofane e Diana e la Tuda di Luigi Pirandello) e di lirica (Otello di Giuseppe Verdi, Histoire du soldat di Igor Stravinskij, e Il pipistrello di Strauß), e molte sue commedie, riscuotendo sempre enormi successi.
Nel 1957 l'esordio come autore teatrale ("Signori buonasera"). Seguiranno, tra le altre, "La corda a tre capi", "Il testimone", e più recentemente "Amphitryon Toutjours" (Festival di Spoleto 2000), e "Oggi".
Attività cinematografica e televisiva
La sua filmografia presenta oltre 100 pellicole: tra i registi con cui lavora Alessandro Blasetti ("Altri tempi"), Orson Welles ("Il processo"), Vittorio Cottafavi ("I cento cavalieri"), Jacques Deray ("Borsalino"), Marcello Fondato ("Causa di divorzio"), Damiano Damiani ("Il sorriso del grande tentatore"), Giuliano Montaldo ("Il giocattolo"), Giuseppe Ferrara ("Cento giorni a Palermo"), Giovanni Soldati ("L'attenzione"), Luca Barbareschi ("Ardena"), Paolo Costella ("Tutti gli uomini del deficiente"), Ettore Scola ("Gente di Roma"), Alessandro Benvenuti ("Ti spiace se bacio mamma?"), Alessandro D'Alatri ("La febbre"), Antonello Belluco ("Antonio, guerriero di Dio") e Maurizio Sciarra ("Quale amore").
Foà contribuisce anche ad alcune delle più celebri produzioni della televisione italiana: "Capitan Fracassa", "Le cinque giornate di Milano", "La freccia nera", "L'isola del tesoro", "Il giornalino di Giamburrasca", "David Copperfield", "I racconti del Maresciallo", "I racconti di Padre Brown", "Nostromo", "Fine secolo" e "Il papa buono".
Già dai primissimi anni Arnoldo Foà contribuisce alla nascita, dalle ceneri dell'EIAR, della Radio RAI e partecipa a molte trasmissioni, sia di informazione che di intrattenimento, con attori, autori e registi importanti (Cervi, Morelli, Ninchi, Majano, Umberto Benedetto tra gli altri). Diventa uno dei migliori doppiatori italiani, tanto in radio quanto sullo schermo (tra i tanti celebri attori doppiati, Anthony Quinn ne "La strada" di Fellini). Ultimamente è tornato eccezionalmente al doppiaggio interpretando la voce narrante nel film La fabbrica di cioccolato di Tim Burton (nell'originale interpretata da Geoffrey Holder).
Celebri le sue dizioni poetiche da Dante, Lucrezio, Carducci, Leopardi, Neruda, García Lorca, che vengono registrate su disco in vinile negli anni Cinquanta e Sessanta (recentemente sono stati registrati anche su CD), divulgando moltissime opere, in particolare, quelle di autori di lingua spagnola, allora poco conosciuti in Italia, come Lorca e Neruda: il celebre "Lamento per Ignacio Mejias" di Lorca ha fatto vincere alla Fonit Cetra il Disco d'oro per aver superato il milione di copie. Negli ultimi anni molte le registrazioni di poesie su cd, di diversi autori e per diverse produzioni.
Dal 2002 ha realizzato alcuni CD di una collana con registrazioni di brani di poeti e filosofi, commentati da musiche appositamente create, e un CD di poesie scritte da lui stesso.

Roberto Paci Dalò – regista, compositore, artista – ha creato con il gruppo Giardini Pensili un corpus di opere e interventi - sostenuti e apprezzati tra gli altri da John Cage e Aleksandr Sokurov - presentati in Europa, Russia, Americhe, Medio Oriente nel public space e in luoghi quali Kunsthalle Wien, Fundaciò Joan Mirò Barcelona, Wien Modern, Ars Electronica Linz, Charlottenborg Copenhagen, ZKM Karlsruhe, Sonambiente Berlin, Biennale di Venezia, Festival di Locarno, Western Front Vancouver. Ha insegnato all'Università di Siena e collabora con Domus Academy, Università di Bologna e Camerino (Facoltà di Architettura). Membro della Internationale Heiner Müller Gesellschaft (Berlino), curatore con Emanuele Quinz, del libro "Millesuoni. Deleuze, Guattari e la musica elettronica" (Cronopio, 2006). Direttore artistico di Velvet Factory (Rimini).

www.giardini.sm
www.giardini.sm/projects/passio

6.2.09

DAL VIVO


Festival dedicato alla cultura del live set.
In collaborazione con DigiCult.
23-24-25 ottobre 2009, Velvet Factory, Rimini

ATLAS OF EMOTION STREAM



installazione multicanale video-suono
di Roberto Paci Dalò
ispirata al libro "Atlas of Emotion" di Giuliana Bruno

PAN, Napoli
Opening 18 aprile 2009

L'installazione cinematografica vede la presenza una proiezione in bianco e nero formato 16:9.
I suoni sono composti da materiali registrati sul campo (soundscapes e voci attraverso microfoni binaurali riproducendo così il più fedelmente possibile le percezioni di un ascoltatore situato nell'ambiente originario) e suoni elettronici.
Geografia emozionale. Città come corpo filmico spinta topofilicamente dalla porosa geologia del luogo. Immagini a tratti rallentate e unificate da un bianco e nero scintillante. Un "vulcanico" viaggio interiore che viene attivato dalla soglia di un luogo così normale da essere quasi invisibile quale è il Bar e il suo culto. Il bar è il luogo del benessere dove convivono una velocità della permanenza (l'espresso) con in realtà la moltiplicazione delle permanenze (si torna al bar più volte, quotidianamente, da soli ma spesso in compagnia). Un rituale. Altrettanto frequentemente il bar si "fa casa" con la consegna a domicilio sul luogo di lavoro del vassoio con i caffè bollenti. Il bar è poi luogo di concentrazione sonora, di sovrapposizioni di flussi acustici. Le tazzine dei bar di Napoli sono roventi immerse permanentemente nell'acqua bollente.
Allora il bar, e la sua chimica, diventa l'accesso a un "sottosuolo" fatto di collisioni tra i corpi delle persone, il corpo della città, i suoi flussi. Motion vs. Emotion con il cinema come mezzo di trasporto. Un paesaggio allo stesso tempo domestico, corporeo, mortuario, olfattivo, acustico.
Uno spazio "vulcanico" che apre l'accesso alla città stessa, alle sue coordinate spazio-temporali. La città porosa, la città come pelle. L'architettura del corpo verso la casa. La "camera" che in inglese è cinepresa. La mappa scambievole di luoghi che ci hanno trasformati. Il cinema come dimora itinerante della storia e dei percorsi personali.

ROTER SCHNEE


performance/live set con Roberto Paci Dalò e Giacomo De Luca

idea, musica, spazio, regìa Roberto Paci Dalò
immagini Giacomo De Luca, Roberto Paci Dalò
live video mixing Giacomo De Luca
testi Heiner Müller
voci Heiner Müller, Henning Rischbieter, i bambini Karim Shali, Victor Balludi, Akira Karim Khani
sculture Laboratorio dell'imperfetto
performer in video Maria Eugenia Rivas Medina
cura e organizzazione Ambra Galassi
collaborazione alla drammaturgia Enrico Pitozzi
immagini girate a Berlino e Napoli
coproduzione Giardini Pensili, Internationale Heiner Müller Gesellschaft
in collaborazione con Uovo Performing Arts Festival, Velvet Factory, O'
distribuzione DigiMade



Milano, Uovo Performing Arts Festival Festival - O', aprile 2009

prima assoluta

Che l'importanza sia nel tuo sguardo, non nella cosa guardata. (...) I nostri atti s'apprendono a noi come fosforo il suo bagliore. Ci consumano, è vero, ma fanno il nostro splendore.
André Gide

Dalla finestre dell'appartamento nella Erich-Kurz-Straße 9 si vede Tierpark. La stessa vista che aveva Heiner Müller quando abitava all'ultimo piano di questo plattenbau. Similmente a una delle sue pagine manoscritte, Roter Schnee è un campo elettrico. Luogo attivato dalla storia e dalle persone. Una stazione ricetrasmittente, dispositivo che crea vibrazioni, scariche, lampi, bagliori, ombre, cadute, mancamenti tra interno e esterno. Luogo alchemico dove i materiali si trasformano. Uno stato sospeso, allucinatorio, dove si incontrano più tempi. Luogo biografico come autobiografico è, in taluni punti, Leben Gundlings: «Ich bin 47 Jahre alt».

Roter Schnee è stato presentato in anteprima a Berlin-Lichtenberg il 27 gennaio 2006, all'interno di "Heiner Müller. Werkstatt. Leben Gundlings Friedrich von Preußen Lessings Schlaf Traum Schrei" a cura di Klaudia Ruschkowski e Wolfgang Storch.

Solo show


Mostra personale @ Galleria HDE, Napoli.
Disegni e audio (inclusa la serie "Werwolf")
Maggio 2009.