30.8.10

Storie di lupi e lepri

Roberto Paci Dalò
"Storie di lupi e lepri"
opere su carta e audio

inaugurazione: sabato 11 settembre 2010, ore 21

"Storie di lupi e lepri" è composta da una selezione di circa cinquanta disegni creati a Napoli nel 2009. Lavori che parlano di lupi, lepri ma anche di umani, con grandi occhi spalancati che si osservano e creano storie. I disegni apparentemente infantili fanno in realtà parte del processo creativo dell'artista che costantemente utilizza il disegno per elaborare progetti realizzati successivamente in territori e discipline diversi.
Disegno come magnifica ossessione. Piccolo quaderno nero sempre a portata di mano e un kit di matite, china, acquarelli costantemente presente in viaggio. Una pratica cartografica di mappatura quotidiana.

Altri lupi, ben più inquietanti vengono evocati in mostra attraverso l'installazione suono "Werwolf". In questo caso, i lupi sono invece evocazione di una sconcertante guerriglia partigiana nazista contro gli alleati nell'ultimo periodo della seconda guerra mondiale. Il progetto "Werwolf" è basato su documenti della radio nazista ed è stato ideato a Berlino su invito della Internationale Heiner Müller Gesellschaft.

In occasione della mostra sarà realizzata un'edizione a tiratura limitata.

Domenica 19 settembre alle ore 17 conversazione in galleria con l'artista.

Testi, immagini scaricabili, audio: http://giardini.sm/projects/lupilepri

Roberto Paci Dalò. Artista, regista e compositore, è direttore artistico di Giardini Pensili e Velvet Factory (Rimini). Il suo lavoro è stato sostenuto tra gli altri da John Cage e Aleksandr Sokurov. Il suo lavoro - disegno, installazioni, musica, performance, film, teatro – è presentato in Europa, Americhe, Medio Oriente, Russia, in luoghi quali Kunsthalle Wien, Palazzo delle Papesse Siena, Biennale di Venezia, Opera di Vienna, Western Front Vancouver, Ars Electronica Linz, Fundaciò Joan Mirò Barcelona, Locarno Film Festival, Charlottenborg Copenhagen, ZKM Karlsruhe, Museo Nitsch Napoli, SKIF S. Pietroburgo, MaerzMusik/Berliner Festspiele. Membro della Internationale Heiner Müller Gesellschaft di Berlino, ha ricevuto il premio Berliner Künstlerprogramm des DAADe diversi riconoscimenti a Ars Electronica. Collabora con le università di Plymouth (UK), La Sapienza (Roma), Bologna. Tra le sue ultime pubblicazioni: "Millesuoni. Deleuze, Guattari e la musica elettronica" (Cronopio, 2006 e 2008), "Electro Scene" (Cronopio, 2010), "Alluro" (21st Records, 2010). Prossimi progetti previsti in Norvegia, Danimarca, Inghilterra, Germania, Austria, Egitto, Giappone e New York. Roberto è nato a Rimini ed è cresciuto sul Lago di Garda. Ha vissuto a Napoli e Roma. Vive e lavora a Rimini e Berlino.
www.giardini.sm

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Percorsi/Arte Contemporanea
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ideazione e cura
Rosita Lappi

ufficio stampa e pr
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Relè srl / agenzia di comunicazione
michela@agenziarele.it

progetto grafico
Leonardo Sonnoli
leonardosonnoli@libero.it
www.sonnoli.com

Pulviscolo

Roberto Paci Dalò
Pulviscolo
Mi.S.Fu/14c0 + Ka.Lu

Una installazione suono site-specific creata per il Duomo di Avellino. Una chiesa costruita su sedimentazioni e sovrapposizioni che già nella sua prima realizzazione (nel secolo XII) fece uso di materiale romano riutilizzato. Un corto-circùito percettivo dove le usuali nostre pratiche del remix sonoro si relazionano in maniera che potrebbe sembrare persino inusuale con la consuetudine del remix architettonico costantemente praticato in ogni luogo e epoca.

A questo si aggiunge una riflessione sul Barocco, una delle tante stratificazioni di questa straordinaria cattedrale. Un Barocco che vede nell’edificio chiesa il luogo principe della sua azione scenica con il pulpito quale centro nevralgico dell’azione drammatica. Voci cantanti, sottili suoni parcellizzati, strumenti quali il clavicembalo e la viola da gamba. Piccole percezioni attraverso «tante trasparenze» (come direbbe il predicatore gesuita settecentesco Giacomo Lubrano). Un campo elettrico che ospita materiali disintegrati come cenere sparsa al vento a creare tangibili e invisibili architetture. Polvere di suono. Pulviscolo.

Roberto Paci Dalò

Texturizzare il macro di un micro, rappresentare in micro il macro… Attraverso la protesi mnemonica dellʼuomo che è protesi mnemonica della terra, attraverso il software dentro lʼhardware e lʼhardware che emana software, piegando i pixel e le stringhe di codice per essere padroni di forme che nessuno ha mai visto ma che tutti, se si fermano, potrebbero immaginare.

Mi.S.fu/14c0 + Ka:Lu